Le inchieste del commissario Fornari

Il ciclo delle tre inchieste del Commissario Fornari esordisce con un episodio biografico, che racconta il grave incidente occorso a Pietro Fornari, funzionario di Polizia Municipale di un paese della bassa padana, e gli strani effetti che produce su di lui. Un drastico cambiamento di personalità, ad esempio, trasforma i suoi rapporti con le persone, riaprendolo sia all’amicizia che all’amore. L’amore per il figlio si manifesta in un riavvicinamento dopo 15 anni di distrazione, il rapporto con la moglie si avvia a un approfondimento e a un chiarimento importante e soprattutto la riscoperta di una vecchia fiamma..

Prezzo: €20,00
ISBN: 978-88-902254-2-0

Descrizione

Il ciclo delle tre inchieste del Commissario Fornari esordisce con un episodio biografico, che racconta il grave incidente occorso a Pietro Fornari, funzionario di Polizia Municipale di un paese della bassa padana, e gli strani effetti che produce su di lui. Un drastico cambiamento di personalità, ad esempio, trasforma i suoi rapporti con le persone, riaprendolo sia all’amicizia che all’amore. L’amore per il figlio si manifesta in un riavvicinamento dopo 15 anni di distrazione, il rapporto con la moglie si avvia a un approfondimento e a un chiarimento importante e soprattutto la riscoperta di una vecchia fiamma fa rinascere (dentro l’uomo che solo pochi mesi prima era unicamente concentrato sul lavoro) la passione. Il Maigret della pianura padana svolge così il proprio mestiere in modo nuovo, attraversato dai sentimenti e accanto a persone che guardano a lui diversamente, constatando il grande miglioramento avvenuto alla sua personalità. Il panorama della bassa padana, fatto di campagna, del fiume Po e delle cime della catena montuosa appenninica, è la cornice delle vicende investigative relative a roghi di autovetture e omicidii di bambini i cui responsabili verranno scoperti dal sodalizio professionale e amoroso di Fornari e Laura Cobollo, grazie a tecniche molto avanzate di controllo telematico. Il profilo del protagonista e dei personaggi (che costituiscono il gruppo che ritroveremo nelle ulteriori avventure) è connotato con precisione dalla penna dell’autore. Panorami, personaggi e costruzione del romanzo sono le tinte forti di Emanuele Ferraresi e del suo Pietro Fornari, inscindibili nel produrre l’effetto di un Antonio Ligabue della scrittura italiana.

“…d’un tratto, ho sentito uno strano rumore, come fa un’anguria lasciata cadere da un metro d’altezza». Dunque la mia testa che si infilava, faceva il rumore di un’anguria che si sfracella al suolo. «Parlavo con te e tu non c’eri più. Ci ho messo qualche attimo per capire dov’eri… Eri laggiù, sospeso sulla vasca, con i piedi a mezz’aria, e mi guardavi con gli occhi sbarrati. Sono sceso e ti ho tolto il cappello. Solo allora ho visto la tua testa trafitta dal tondino. Credo di aver pensato che dovevi essere morto, ma respiravi, rantolavi…”

Ma… ero stato davvero così insensibile e indifferente ai sentimenti di mio figlio? Se era così, il Pietro che ero stato non mi piaceva proprio per niente.

«Visto? Tu non ricordi mai niente», insisté mia moglie. «E non tirare in ballo la storia del buco nella testa, sei sempre stato così, distratto, fatta eccezione per le cose che ti interessano. Potrebbe caderti la luna sui piedi, che non te ne accorgeresti nemmeno».

Laura scosse la testa risolutamente e quasi offesa disse: «La storia di Riccardo mi ha commossa e l’abbraccio è stato spontaneo: anche far l’amore è stato naturale». Sorrise di nuovo, increspando le labbra sottili.

«Le reti telefoniche inviano continui segnali di localizzazione ai telefonini, per testare l’efficienza della rete e per inviare e raccogliere i dati dei singoli terminali. Anche quando non effettui o non ricevi chiamate il tuo telefonino è connesso alla rete: in questo modo i ripetitori rilevano che il tuo terminale è acceso e può captare dati e informazioni. E quando ti sposti da una cella a un’altra le centraline dei ripetitori comunicano tra loro che il tuo terminale si sta spostando, per tracciare la sua posizione e trovarti se qualcuno ti cerca».

Due auto di servizio, le luci lampeggianti accese, percorrevano le strade di Nuzzara tagliando la nebbia e il freddo. Seduto sul sedile posteriore, tenevo nella mano destra la cartellina con gli atti dell’indagine e il mandato per l’esecuzione della custodia cautelare.

“Ricorderò sempre i racconti di mia nonna nel suo chiuso dialetto mantovano, le miserie e la fame che aveva patito quando suo padre era l’unico a lavorare e doveva mantenere nove figli mentre i suoi poveri guadagni gli permettevano, al massimo, una camicia nuova ogni tanto. Raccontava che il mio bisnonno usciva con la barca sul Po, di notte, con la lanterna, per catturare qualche rana o qualche pesce da mangiare il giorno dopo. Ricordo la mia incredulità quando raccontava che, una volta ogni tanto, si riusciva a comprare un’aringa essiccata e la si appendeva al trave centrale della casa, e poi tutti sfregavano la polenta sul pesce in modo che almeno ne assorbisse un poco il sapore…” Così scrive di sé Emanuele Ferraresi.
Nato a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, il 17 ottobre 1978, dopo avere conseguito la maturità scientifica, si è laureato in Economia Aziendale. Appassionato di letteratura, motori, aviazione e musica, scrive racconti e romanzi da sempre. La vera forza della sua scrittura è lo stile diretto e sincero, come una porta aperta sulla sua dimensione di essere umano. Un Antonio Ligabue della prosa italiana moderna.

Informazioni

Autore Emanuele Ferraresi
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