Valeria Munari

“In poche frasi darò un’idea di me e dell’altra me, che detto così sembra la sintesi di un bipolarismo portato all’estremo. E invece è una questione di binari, a volte percorsi nel loro rassicurante parallelismo, a volte scavalcati in salto, come si faceva da bambini, per poi rotolare tra i sassi, sbucciandosi le ginocchia. Io sono due: una più o meno normale, ammesso che esista la categoria, e una notturna con la testa piena di parole. Questa ultima è la mia preferita e non riesco davvero a trovare una definizione che non sembri artefatta o di convenienza per descriverla. Non vorrei essere costretta a un noiosissimo elenco che comprenda data di nascita, luogo e residenza: sono più adatti alla denuncia dei redditi o alla compilazione tessere sconti in profumeria. Mi piace raccontare, questo sì: questo è un dato coerente che in una presentazione posso riportare per far sì che la stessa abbia un senso. Ma sì, è uno dei dati salienti: sono una che racconta storie in tanti modi, a seconda dell’interlocutore, del tempo, dello spazio e dell’umore, il cui andamento tende al sinusoidale. Vale la pena d’indicare la devozione, sconsiderata e pura, che ho per la paura, in senso esteso e ancestrale. Sia essa antica o futuribile, l’unico modo reale per esorcizzarla è redigere un’iconoclasta sceneggiatura delle mille (intanto 20) sfaccettature che la compongono. Ecco chi sono io: la Cassandra in chiave rock, che libera demoni, mostri e universi alieni nelle vostre camere da letto e poi li mette al guinzaglio, in modo che gli incubi non possano entrare. Almeno per una notte…”

Venti del terzo Millennio
Venti del terzo Millennio

Valeria Munari, reggiana, è una felice presenza nel panorama della letteratura contemporanea. L’ambiente letterario reggiano, una volta brillante e cosmopolita grazie al lavoro di Ezio Comparoni, Corrado Costa cofondatore del Gruppo 63, PierVi [...]

Autore: Valeria Munari