Sergio Bevilacqua legge “L’amore di Mairéad”

Qua re id faciam
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior.

Catullo

ANNO 2202

LE NUOVE TECNICHE RIPRODUTTIVE STAVANO CONDUCENDO LA SPECIE UMANA A UNA GRANDE MUTAZIONE, DIRETTA ALLA SEPARAZIONE DI UOMINI E DONNE IN DUE SPECIE DIVERSE.

NEL XXII SECOLO LA PARTE MASCHILE E QUELLA FEMMINILE DELL’UMANITà SI SCONTRARONO IN UNA GUERRA CIVILE CHE SOLTANTO L’ALLONTANAMENTO, CON GLI OCEANI COME BARRIERA, AVEVA POTUTO INTERROMPERE.

MENTRE NEI PROPRI CONTINENTI LE DUE SPECIE HOMO ÆTERNUS E FOEMINA SAPIENS, EVOLUZIONE DELL’HOMO SAPIENS, SI RAFFORZAVANO, L’INCENDIO TRA LORO ERA PRONTO A DIVAMPARE DI NUOVO…

1.

Stato di Gynekia, America.
New York, Empire State Building, 66° piano, Sala del Governo gynekiano. Sera del 1 settembre 2202.

“Care colleghe” esordì Sylvia Sylvester, capo dei Servizi Segreti dello Stato delle Donne, “vi comunico che abbiamo sganciato sulla testa degli uomini l’arma finale. Androlandia capitolerà molto presto. Ma niente più sangue: alcuni mesi di attesa pacifica e vedrete gli uomini tornare da noi in ginocchio, riconoscendo la nostra guida e il Matriarcato”.
“In ginocchio? E senza combattere come hanno fatto per tanti anni?” proruppe la nera Womantis III detta Corvo Reale, Ministra della Guerra, un metro e ottanta di muscolatura potente, delineata come in un manuale di fisiologia. “Di cosa si tratta?”
“Un virus”.
“Un virus? E perché Grande Sorella non ci ha avvisato?” insorse Patricia Asaki, quasi in coro con Candice Truelove, le due Governatrici che, in rappresentanza del potere civile, completavano il Governo di Gynekia.
“Colleghe, per favore… Il nostro sistema automatico di governo non sbaglia. Questa è un’azione di guerra fredda, dunque, come stabilito dalle nostre regole, è competenza dei Servizi Segreti: Grande Sorella ha agito come sempre in modo impeccabile!” rispose Sylvia Sylvester.
“Ma… con quel virus, gli uomini torneranno come ai bei tempi, servizievoli e innamorati?” domandò cautamente l’ologramma di Candice Truelove che si trovava in Golden Gate Avenue, a San Francisco, presso la sede del Governatorato di California.
“Più che mai. Capiranno che la loro natura li chiama a noi, che non possono fare a meno delle donne”