L’Altra

Un vero romanzo d’amore, un romanzo d’amore per l’amore, carnale come l’amore, filosofico come l’amore, struggente come l’amore, pieno di piacere (e dolore!) come l’amore. Una deriva di sentimenti di donna, che spiega a donne e non-donne perché la donna è donna soprattutto quando si muove: si muove nel letto, si muove nel mondo, si muove nella mente, si muove appoggiandosi all’uomo che la protegge e che lei tiene vicino (“Stammi vicino” è, non a caso, il titolo del primo lavoro letterario di Anastasia Marcucci). È la donna che svolge le grandi manovre dell’amore umano, che muove i classici armamenti della seduzione e di servizi all’uomo, con il conseguente godimento di un concambio vantaggioso per la sua valuta rosa, che è sempre stata criptata e che dà dipendenza. Importantissima la lettura di questo libro, perché ci riporta nella profondità vintage della naturale attrazione tra uomo e donna, per di più descritta da una donna: il libro non lo sa, ma si oppone con eroismo femminile alla ideologia cosiddetta del “Gender”, che considera scelte culturali, dimensione intellettuale o anche il solo capriccio, più importanti del delicato, e oggi cagionevole (infatti il secondo libro della trilogia marcucciana porta il titolo “Dietro le rose niente”), magnetismo tra i sessi: che sono i sessi delle antiche scritture (la Genesi), i sessi della “antica” biologia. Una lettura in buon italiano, che attinge per scopi drammaturgici e con saggia moderazione alla destrutturazione sintattica contemporanea e illustra, con semplicità origina- ria, come la magia della seduzione tra i sessi sia malata di labilità e fragilità, forse prodromo di gravissimi dissesti sociali e, come sempre è stato, di stupendi drammi individuali.