Matilde di Canossa

Matilde di Canossa è il primo romanzo storico di Cesare Bellentani. Scritto interamente con la bianca rupe di Canossa davanti agli occhi, è la rivisitazione di tutti i momenti della lotta per le investiture, dal 1060 al 1115, che determinarono un grande passaggio fra Alto e Basso Medioevo.
Guido, servitore muto di Matilde, assiste agli incontri della grancontessa con papi, re, imperatori e ne diventa cronista.
L’inanellarsi delle vicende storiche è visto attraverso gli occhi di un personoggio umile, per il quale la distinzione fra Bene e Male è molto netta. Ma il lettore, lungo la narrazione, sarà in grado di farsi una propria visione dei fatti storici.
I personaggi, i luoghi e il racconto sono frutto di accurata ricerca, anche se “Matilde di Canossa” è una biografia romanzata. La sfida d’intrattenimento ad altre biografie del medesimo personaggio è basata soprattutto su espedienti narrativi e su un’articolazione colta e misurata, che rendono l’opera non coincidente con la semplice ricostruzione storica. Pertanto, se qualcuno dovesse identificarsi nelle spire del racconto sappia che questo avviene solo per puro caso. Se qualcuno viceversa dovesse ricercarvi la puntuale obiettività dei fatti di quel periodo, prenda atto che il suo appassionarsi potrebbe avere un leggero e gradevole costo, ma forse anche il maggior valore che appartiene alla drammaturgia di un’opera letteraria, IBUC d’indiscutibile grande respiro.

Se solo il Signore Iddio mi avesse concesso, una volta che tolta m’ebbe la parola, di riottenerla nel momento in cui avesse ciò stabilito, così come fece con il suo servo Zaccaria, padre di Giovanni il battezzatore! Ma questa grazia non mi fu concessa. Anzi, fu proprio questa la mia grazia. E pertanto io, Guido, figlio di Prospero, canusino di nascita, là, nelle terre da lei governate, ebbi la sorte di servire Matilde in qualità di scudiero, e rimasi muto. E il mio nome da Guido che era in Muto per tutti fu variato…

Prezzo: €18,00
ISBN: 978-88-98355-06-8

Descrizione

Matilde di Canossa è il primo romanzo storico di Cesare Bellentani. Scritto interamente con la bianca rupe di Canossa davanti agli occhi, è la rivisitazione di tutti i momenti della lotta per le investiture, dal 1060 al 1115, che determinarono un grande passaggio fra Alto e Basso Medioevo.
Guido, servitore muto di Matilde, assiste agli incontri della grancontessa con papi, re, imperatori e ne diventa cronista.
L’inanellarsi delle vicende storiche è visto attraverso gli occhi di un personoggio umile, per il quale la distinzione fra Bene e Male è molto netta. Ma il lettore, lungo la narrazione, sarà in grado di farsi una propria visione dei fatti storici.
I personaggi, i luoghi e il racconto sono frutto di accurata ricerca, anche se “Matilde di Canossa” è una biografia romanzata. La sfida d’intrattenimento ad altre biografie del medesimo personaggio è basata soprattutto su espedienti narrativi e su un’articolazione colta e misurata, che rendono l’opera non coincidente con la semplice ricostruzione storica. Pertanto, se qualcuno dovesse identificarsi nelle spire del racconto sappia che questo avviene solo per puro caso. Se qualcuno viceversa dovesse ricercarvi la puntuale obiettività dei fatti di quel periodo, prenda atto che il suo appassionarsi potrebbe avere un leggero e gradevole costo, ma forse anche il maggior valore che appartiene alla drammaturgia di un’opera letteraria, IBUC d’indiscutibile grande respiro.

Se solo il Signore Iddio mi avesse concesso, una volta che tolta m’ebbe la parola, di riottenerla nel momento in cui avesse ciò stabilito, così come fece con il suo servo Zaccaria, padre di Giovanni il battezzatore! Ma questa grazia non mi fu concessa. Anzi, fu proprio questa la mia grazia. E pertanto io, Guido, figlio di Prospero, canusino di nascita, là, nelle terre da lei governate, ebbi la sorte di servire Matilde in qualità di scudiero, e rimasi muto. E il mio nome da Guido che era in Muto per tutti fu variato…

Informazioni

Autore Cesare A. Bellentani
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