Quella terribile stagione

Una storia di Resistenza, posta in essere da gente comune. Romanzo liberamente ispirato ai racconti orali di un combattente detto “Tempesta”, riferito anche a fatti realmente accaduti.

Erano giovani e uomini senza storia, che però sarebbero sopravvissuti nei ricordi evocati nelle veglie, all’osteria o in casa, da chi scampò a quella terribile stagione. Fintanto che le differenze di allora continueranno a divampare nei cuori e il seme della discordia non cesserà di provocare discussioni accese, le diverse individualità e le forze contrastanti non si potranno comporre per dar vita a un nuovo corso storico”.

Interessante l’espediente letterario di abbinare brani di dialogo con Tempesta (in corsivo, come quello sopra) allo sviluppo della narrazione, svolta in prima persona dal protagonista dell’opera, sempre Tempesta. Effetto di grande realismo, utile a dare un opportuno senso di autenticità a un’opera seria e vissuta, piena di travagliata consapevolezza storica. Un’opera, al contrario delle aspettative, sorprendentemente scevra da ideologie e ricchissima di letteratura. Bei romanzi come questo, limpido e ben scritto, sono preziosi per dare a quella tragica porzione di storia patria, che va dall’ 8 settembre 1943 al 1946 inoltrato, un sentire vero e una memoria sincera.

 

“Vedevamo infine saltare le fabbriche, le attrezzature portuali e le case cittadine: gli Alleati ci liberavano, sì, ma senza troppi riguardi. Di notte i bombardamenti erano una luminaria di traccianti e di cupi fragorosi bagliori terrestri”.

Prezzo: €18,00
ISBN: 978-88-98355-35-8

Descrizione

Una storia di Resistenza, posta in essere da gente comune. Romanzo liberamente ispirato ai racconti orali di un combattente detto “Tempesta”, riferito anche a fatti realmente accaduti.

Erano giovani e uomini senza storia, che però sarebbero sopravvissuti nei ricordi evocati nelle veglie, all’osteria o in casa, da chi scampò a quella terribile stagione. Fintanto che le differenze di allora continueranno a divampare nei cuori e il seme della discordia non cesserà di provocare discussioni accese, le diverse individualità e le forze contrastanti non si potranno comporre per dar vita a un nuovo corso storico”.

Interessante l’espediente letterario di abbinare brani di dialogo con Tempesta (in corsivo, come quello sopra) allo sviluppo della narrazione, svolta in prima persona dal protagonista dell’opera, sempre Tempesta. Effetto di grande realismo, utile a dare un opportuno senso di autenticità a un’opera seria e vissuta, piena di travagliata consapevolezza storica. Un’opera, al contrario delle aspettative, sorprendentemente scevra da ideologie e ricchissima di letteratura. Bei romanzi come questo, limpido e ben scritto, sono preziosi per dare a quella tragica porzione di storia patria, che va dall’ 8 settembre 1943 al 1946 inoltrato, un sentire vero e una memoria sincera.

 

“Vedevamo infine saltare le fabbriche, le attrezzature portuali e le case cittadine: gli Alleati ci liberavano, sì, ma senza troppi riguardi. Di notte i bombardamenti erano una luminaria di traccianti e di cupi fragorosi bagliori terrestri”.

 

Informazioni

Autore Antonio Rossello
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