Trilogia del Principe

Descrizione

Un’opera straordinariamente estesa e intensa, che ha trovato una sua composizione sinestetica nella collana Interartes, dalle arti per le arti, grazie a diversi tipi di libera contribuzione: la principale, letteraria, di Luca Remigio Piccardo; poi quella illustrativa e critica, di Ermanno Luzzani; quella forse in parte ispirativa ed editoriale, di Sergio Bevilacqua che le dona il numero 50 della sua accorata produzione.
700 pagine come i 700 anni che il 2021, ove si lancia questo testo, conta dalla morte del grande padre della lingua italiana e dell’immaginario letterario Dante Alighieri. Tanto da aver ispirato artisti come Sandro Botticelli, Gustave Dorè, William Blake, Salvador Dalì e alcuni altri altrettanto eccellenti nella rappresentazione illustrativa ma meno noti, come Scaramuzza, Scarabelli o Nattini.
Le quasi 500 pagine della trilogia di Luca Remigio Piccardo sono riuscite in un piccolo miracolo in analogia. L’arricchimento iconografico di Ermanno Luzzani mostra un esercizio equilibristico poderoso e importante, forse quanto la grandezza evocativa di ciò che l’ha innescato, il testo letterario della “Trilogia del Principe”. Proprio perché Luzzani, con dolce padronanza culturale, disvela il lavoro d’immersione semiologica per l’emersione di un ciclo di visioni, le sue 50 illustrazioni, attinte da un magma immaginativo suo proprio costituito da referenze tutte illustri e consapevoli. Ed ecco, in più, il testo critico di suo pugno, allegato, che, oltre a costituire una grande esperienza di allargamento del testo letterario con le sue quasi 200 pagine, descrive in generosità anche dottorale il profondo lavoro del vero illustratore. Colui, cioè, che, guardando lo scritto, incontra il vedere che è sapere, a cui risponde la mano gentile.