Franco Testore è nato a Canelli nel 1953. Ha lavorato per oltre 40 anni in Ospedale, prima come infermiere, poi come medico oncologo. Da sempre coltiva la passione per la musica rock e colleziona dischi, dal 2004 racconta la musica con spettacoli multimediali. Nel 2005 ha deciso di cominciare a raccontare storie, dopo aver ascoltato per molti anni quelle dei suoi pazienti, e ha deciso di utilizzare per ogni opera uno pseudonimo con le sue stesse iniziali, pensando di introdurre il tema del racconto già con il nome dell’autore. Sono storie di gente semplice, “con la faccia da tutti i giorni“, e il linguaggio si avvicina a quello della lingua parlata, come se fossero i personaggi a raccontare se stessi e il loro senso della vita.
Il primo romanzo, “ZERO ALL’ALBA”, pubblicato nel 2005 come FELICE TRAVAGLIO, racconta con ironia e disincanto la storia di una generazione di giovani arrabbiati di provincia tra il 1968 e il 1977. Il secondo romanzo, “IL BACIALÈ”, pubblicato nel 2011 come FERMO TRALEVIGNE racconta la storia di una piccola comunità della Langa Astigiana negli anni ’60 del Novecento, sospesa tra una vita immutabile da secoli e le novità del tempo, tra cui una serie di matrimoni misti dei giovani contadini langaroli con donne calabresi, combinati dal Maresciallo dei Carabinieri del paese. Il romanzo ha vinto nel 2012 il Premio Letterario Cesare Pavese e il Premio Reis Encrëuse Libro che Cammina. “IL GIGANTE DELLA BASSA”, con il nuovo pseudonimo FORTUNATO TUTTOBENE è il suo terzo romanzo.
Non era ancora uscito qualcosa sugli straordinari anni ’70 che trattasse l’intimità di chi, con intelligenza e spirito di giustizia e di liberta, aveva vissuto la protesta giovanile e i valori sociali e civili su cui si appoggiava. Intimità um [...]